mercoledì 16 maggio 2007

Giorgio Rossi...un vero talento!









E la tua veste bianca (1996)

Una danza d'amore di e con Giorgio Rossi Luci di Dalibor Kuzmanic Costumi di Giorgio Rossi Testi di Salvatore Quasimodo e Friedrich Nieztsche Musiche di Anouar Brahem, Billie Holiday, Residence
"E la tua veste bianca" è il tentativo di unire al movimento nello spazio la mia sensazione su questo mondo che trasforma tutto.Passo da una danza armonica calda ed ironica, che si giocaforse sotto la tenda di Shahrazàd in mezzo al deserto, al tramonto primaverile,davanti a freschi e aperti visi di fanciulle incantate, che m'incantano,nel paese della fantasia al sorriso tra il lievemente perverso e il divertito, nel caos dell'apparente ordine di questo mondo fatto di egoismi al silicone con facceda tubi catodici, che sono indifferenti ai massacri quotidiani ed attenti all'apparenza di apparire felici accessoriati fino alla nausea. La Danza finisce in un autodistruzione, contenta di sparare e spararsi e di tagliarsi le chiappe, gli attributi, sbudellandosi in un rituale kitsch della grande felicità, che ci viene dagli U.S.A e getta.







E LA TUA VESTE BIANCA

Piegato hai il capo e mi guardi;e la tua veste è biancae un seno affiora dalla trina sciolta sull'omero sinistro. Mi supera la luce; trema e tocca le tue braccia nude.
Ti rivedo. Parole avevi chiuse e rapide,che mettevano cuore nel peso d'una vita che sapeva di circo.
Profonda la strada su cui scendeva il vento certe notti di marzo, e ci svegliava ignoti come la prima volta. Salvatore Quasimodo

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